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sanweli · 2 years
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sanweli · 2 years
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sanweli · 2 years
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By Leonardo da Vinci - High resolution scan by http://www.haltadefinizione.com/ in collaboration with the Italian ministry of culture. Scan details, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3032252
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sanweli · 2 years
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By Domenico Ghirlandaio - Web Gallery of Art:   Image  Info about artwork, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7364899
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sanweli · 2 years
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By Master of the Housebook - The Yorck Project (2002) 10.000 Meisterwerke der Malerei (DVD-ROM), distributed by DIRECTMEDIA Publishing GmbH. ISBN: 3936122202., Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=155266
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sanweli · 2 years
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By Sibeaster - Own work, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10756980
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sanweli · 2 years
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By Peter Paul Rubens - Pinacoteca di Brera, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15417511
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sanweli · 2 years
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By © José Luiz Bernardes Ribeiro, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52229172
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sanweli · 2 years
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By Tintoretto - Web Gallery of Art:   Image  Info about artwork, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15542295
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sanweli · 2 years
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sanweli · 2 years
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Tra domanda di essere ed estraneità
Al culmine della sua lezione su Tu, o dell'amicizia Giussani afferma che il vertice della libertà dell'uomo, ossia il compimento del suo desiderio, è l'adesione all'Essere.
Come però l'uomo può aderire all'Essere? Secondo l'Autore il rapporto con Dio è solo domanda o - per usare il tradizionale termine cristiano - preghiera. L'uomo chiede a Dio di donargli ciò che in realtà gli ha già dato, la partecipazione all'Essere, tutto il resto - chiosa Giussani - è Dio che lo fa.
In questa domanda di Essere, di far diventare totale in sé l'essere, l'uomo riconosce che Dio è tutto e che tutto partecipa di Dio, non però in maniera indistinta come predica il panteismo, ma con la propria individualità e libertà. Così la morale cristiana coincide e nasce da questo riconoscimento della totalità di Dio nella realtà.
Infatti, conclude Giussani, il peccato, ossia il contrario del vero, del giusto e del buono, è non riconoscere che Dio è tutto, non riconoscere Dio come origine totale, scopo e metodo di ogni azione.
Da questo mancato riconoscimento deriva sempre un'idolatria di sé stessi, è una scelta di estraneità da parte dell'uomo all'amicizia e alla familiarità con Dio. L'uomo si nasconde da Dio - come Adamo ed Eva dopo il peccato originale - o si abbandona alla disperazione.
Ribellandosi a Dio l'uomo compie una scelta di estraneità non solo rispetto all'Essere, ma anche rispetto a sé stesso, come creatura partecipata. L'alternativa a cui aderisce - sempre! - viene definita nel Vangelo mondo, cioè l'insieme dei poteri che cercano di dominare l'uomo attraverso la menzogna, poiché non sono ciò che dicono di essere. Da qui nasce l'infelicità dell'uomo peccatore, che rifiuta ciò di cui è partecipato.
Così, chi cammina nel riconoscimento che Dio è tutto è ultimamente lieto anche nelle situazioni più complicate, mentre chi rifiuta questo riconoscimento è vittima del mondo, cade schiavo di un principio che non lo ama, che lo odia e lo sfrutta per i propri fini.
In questo modo di conclude la lezione "Dio è tutto in tutto" e Giussani si accinge ad iniziare la lezione successiva, "Cristo è tutto in tutti", che sarà oggetto di una prossima analisi.
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sanweli · 2 years
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INTP e INFP
I tipi intuitivi introversi beneficiano dei doni che derivano loro dall'intuizione: l'ispirazione, la comprensione delle relazioni tra le idee e del significato dei simboli, l'immaginazione, l'originalità, l'accesso immediato alle risorse dell'inconscio, l'ingenuità e la forza della visione. Tuttavia, come per gli altri tipi introversi, perché le loro percezioni intuitive abbiano rilevanza sul mondo esterno, occorre che siano ben bilanciate da un processo secondario di giudizio.
Pensiero e sentimento sono pertanto necessità vitali per questi tipi e li rendono aperti all'influenza del mondo esterno evitando che la loro intuizione li chiuda in loro stessi e li condanni all'irrilevanza.
D'altra parte, la forza del loro processo intuitivo rende anche i tipi più bilanciati difficili da costringere e vincolare a fare qualcosa che non li convince. In alcuni casi non sono neppure disposti ad accettare che venga detto loro senza un preventivo permesso; tuttavia, possono invece prendere liberamente in considerazione qualsiasi fatto, opinione o teoria confidando nell'eccellenza della loro percezione intuitiva per riconoscere ciò che è vero.
In sintesi:
sono guidati da una visione interiore delle possibilità
sono determinati, fino alla testardaggine
sono intensamente individualisti, anche se i tipi INFP cercano di armonizzare il loro individualismo con l'ambiente che li circonda
sono stimolati dalle difficoltà e ingegnosi nel giungere a una soluzione
cercano spesso nuove strade piuttosto che sentieri già conosciuti
sono motivati dall'ispirazione e profondamente insoddisfatti nella routine
i migliori tra loro mostrano un'attenta comprensione del significato più profondo delle cose e una buona capacità di organizzazione e guida
INTP
I tipi intuitivi introversi assistiti dal pensiero sono i più indipendenti tra tutti i sedici tipi e sono particolarmente orgogliosi della loro indipendenza. Sono innovatori: l'intuizione dona loro un'immaginazione senza pregiudizi e una visione delle possibilità priva di ostacoli, mentre il pensiero fornisce una capacità critica di organizzazione delle cose. Si esprimono al meglio affrontando problemi di complessità sempre crescente, che non riorganizzando più volte le stesse cose. La routine, infatti, deprime la loro capacità intuitiva, mentre la pura intuizione astratta non si adatta alle facoltà organizzative dal loro pensiero.
Il punto debole di questo tipo è la relazione con gli altri, dei quali tende a ignorare le opinioni e i sentimenti, fino al punto di mettere a rischio la propria vita privata e di relazione. Per questo, spesso è richiesto loro uno sforzo di apprezzamento verso il prossimo - anche se non necessariamente un sentimento - e un utilizzo della critica spesso spietata del loro pensiero soprattutto su loro stessi e sui problemi che non coinvolgono i terzi.
INFP
I tipi intuitivi introversi assistiti dal sentimento sono naturalmente orientati verso gli altri e quindi il loro individualismo appare meno evidente che non nel tipo precedente. Cercano infatti di armonizzare la loro intuizione e i loro scopi con quelli dell'ambiente che li circonda, preferendo cercare di ottenere consenso piuttosto che di adottare un atteggiamento esigente.
Orientando la loro intuizione sulle persone piuttosto che vero le cose rischiano di essere considerati meno originali dei tipi di pensiero, dato che anche la più fine comprensione delle pieghe dei sentimenti e delle relazioni tra gli uomini appare ovvia e scontata rispetto all'eccitazione di una nuova scoperta scientifica. Tuttavia, in alcuni casi il loro contributo al benessere umano e della società è rilevante e all'interno di questo tipo si possono trovare taluni degli originatori di movimenti di massa nella storia.
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sanweli · 2 years
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ENTP e ENFP
I tipi intuitivi estroversi sono tra i più difficili da caratterizzare perché presentano tratti estremamente variabili. Ciò che li muove è prima di tutto un'energia percettiva che attraverso l'intuizione offre loro visioni delle possibilità che riserva il mondo esterno, rispetto alle quali si sentono investiti della missione di realizzarle. Tuttavia, non è infrequente che una volta tracciata la strada e mostrato a tutti come concretizzare una possibilità solo intuita, perdano improvvisamente interesse e si rivolgano a un nuovo progetto.
La loro vita, perciò, tende ad essere una sequenza ininterrotta di progetti: questi tipi hanno la missione di mostrare agli altri come non sprecare l'intuizione umana, per cui sono ostinatamente leali al loro principio guida, così come i tipi di sensazione si basano sui fatti e i tipi di pensiero e di sentimento rispettivamente sulle loro conclusioni e sulle gerarchie di valori.
Un intuitivo che non si senta libero di cercare di realizzare la propria intuizione sarà profondamente annoiato o scontento; nello stesso tempo, deve guardarsi da due pericoli: evitare di sperperare energie dietro progetti irrealizzabili e non arrestarsi a metà dell'opera, quando il passaggio da mera possibilità a fatto priva la cosa della sua più grande attrattiva.
Per raggiungere ciò, questi tipi dovrebbero poter contare su una funzione secondaria di giudizio ben sviluppata, che sia il pensiero o il sentimento, in mancanza della quale si rivelano instabili, inaffidabili o facilmente inclini allo scoraggiamento.
Di contro, l'entusiasmo che essi mettono nel descrivere le proprie visioni e una certa capacità di comprendere gli altri li rende spesso dei veri e propri leader, abili nella persuasione e nell'ottenere sostegno e cooperazione.
In sintesi:
sono attenti a tutte le possibilità
sono originali e indipendenti, ma anche inclini a comprendere le visioni altrui
sono abili nell'impulso creativo e nell'iniziare progetti, meno nel portarli a termine
spesso la loro vita è una lunga sequenza di progetti
sono stimolati dalle difficoltà e abili nel risolverle
sono spinti da un'energia impulsiva più che da una forza di volontà concentrata
sono instancabili in ciò che li interessa, meno propensi all'opera in ciò che non li attrae
odiano la routine
valorizzano sopra ogni cosa l'ispirazione
sono poliedrici, spesso incredibilmente intelligenti, entusiasti e a loro agio con le persone
i migliori tra loro sono anche saggi e capaci di ispirare gli altri
ENTP
I tipi intuitivi estroversi assistiti dal pensiero sono più indipendenti, analitici e impersonali nelle relazioni con gli altri, più propensi a valutare come gli altri possono pregiudicare i loro progetti che non come i loro progetti possono incidere sulla vita degli altri.
ENFP
I tipi intuitivi estroversi assistiti dal sentimento sono più entusiasti, maggiormente coinvolti con gli altri e di solito più abili a trattare con loro, vedendo spesso nel prossimo o un nuovo problema di cui cercare la soluzione o nuove possibilità che attendono solo di essere scoperte.
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sanweli · 2 years
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L'io e la libertà
"L'errore è una verità impazzita" amava ripetere Giussani parafrasando Chesterton. Noi, in effetti, tendiamo a vedere la lotta tra il bene e il male in maniera semplificata, come due opposti che si respingono, il buio e la luce, il bianco e il nero, in una visione che ha del manicheo. Invece, all'origine del male nella tradizione cristiana sta qualcosa di molto più complicato e paradossale: da un lato Lucifero, l'angelo - creatura buona per eccellenza - che si ribella, e dall'altro Adamo ed Eva che si lasciano tentare dal serpente perché vogliono diventare come Dio. Come esclamava San Paolo: "Io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio" (Rm 7, 19).
Proseguendo nella lettura della prima lezione di Tu, o dell'amicizia, Giussani sviscera numerosi paradossi come quello appena enunciato, soffermandosi sul tema dell'io. Evidenzia innanzitutto che nichilismo e panteismo, le tentazioni che possono sorgere di fronte all'apparenza effimera delle cose e che ha appena chiarificato, distruggono il concetto di uomo come persona, il cui più piccolo pensiero, invece, è di ordine infinitamente superiore, come affermava Pascal in un brano che vale la pena di riportare per intero:
Tutti i corpi, il firmamento, le stelle, la terra e i suoi regni non valgono il minimo degli spiriti; perché questo conosce tutto ciò e se stesso; e i corpi nulla. Tutti i corpi insieme e tutti gli spiriti insieme e tutte le loro produzioni non valgono il minimo moto di carità. Questo è di un ordine infinitamente più elevato. Da tutti i corpi presi insieme non si potrebbe far scaturire un piccolo pensiero: ciò è impossibile, e di un altro ordine. Da tutti i corpi e spiriti, non sarebbe possibile trarre un moto di vera carità: ciò è impossibile, e di un altro ordine, soprannaturale.
Su questo livello, di ordine infinitamente superiore alla realtà sensibile, si situa l'io come coscienza di ciò che esiste e come esigenza di rapporto con l'infinito. E questo livello, che la tradizione cristiana chiama anima o spirito, argomenta Giussani, nichilismo e panteismo cercano di distruggere, degradando l'uomo a pura animalità, la cui legge di comportamento è l'istintività e in cui il potere - che dovrebbe essere la dignitosa dimostrazione della capacità superiore dell'uomo rispetto alle altre creature - scivola nel mero possesso e nella violenza, anche nei rapporti più cari. Per di più, chi non raggiunge un potere rimane di fatto schiavo, alla mercé non solo dei poteri costituiti, ma anche di rapporti violenti, sul piano morale ed emotivo se non fisico, in famiglia, tra amici, nelle diverse comunità sociali.
Come si possono dunque conciliare il fatto che le cose finiscono eppure consistono, che l'uomo anch'esso finisce ma ha una sete di infinito inspiegabile, che Dio è tutto in tutto, eppure l'uomo può ribellarsi? Giussani risponde che tutto è spiegabile dalla ragione dell'uomo, che può ammettere l'essere creatura come l'esistenza di un Creatore che partecipa di Sé tutte le cose e quindi le fa consistere; tutto, insomma, fuorché la libertà dell'uomo.
Questo è il primo paradosso che la ragione incontra, il vero Mistero: l'esistenza di un fattore come la libertà, insito in una creatura eppure apparentemente indipendente da Dio, sottratto alla necessità di partecipare dell'Essere fino al punto da potersi ribellare apertamente a Lui. Come Dio abbia creato l'uomo libero - ossia abbia creato un fattore che non si identifica in Lui - è la grande domanda a cui la ragione non sa dare risposta. Perché all'Essere non si può aggiungere, né togliere niente - eppure la libertà dell'uomo sembra sottrarre qualcosa al Mistero di Dio.
Ma cos'è la libertà? Già nel Il senso religioso Giussani osservava che la libertà è prima di tutto la soddisfazione di un desiderio - uno si sente libero quando può soddisfare i propri desideri. Ma se il desiderio più grande dell'uomo è il rapporto con l'infinito, il vertice della libertà è riconoscere che Dio è tutto e aderire all'Essere. Ecco il secondo paradosso: la libertà dell'uomo non toglie nulla all'Essere perché in realtà si compie nell'adesione ad esso.
Giussani va oltre: osservando che nella tradizione cristiana Dio è uno, ma è anche formato da tre Persone che a noi sono state rivelate da Gesù Cristo, attraverso il quale possiamo intuire che l'amore è la suprema legge che regola i rapporti all'interno della Trinità e osservando pure che l'uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio, argomenta che la legge dinamica della libertà dell'uomo è l'amore, ovvero l'amicizia.
Resta da capire come la libertà dell'uomo può aderire all'Essere e cosa accada quando invece decide di non aderire. Questi punti saranno oggetto della conclusione della riflessione di Giussani.
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sanweli · 2 years
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ISTP e ISFP
I tipi sensoriali introversi usano la loro funzione percettiva preferita, la sensazione, verso l'interno e basano le loro idee soprattutto sulle esperienze passate. Così, la sensazione propone loro i fatti, la propensione all'introversione li aiuta a riflettere sulla base dell'esperienza e la funzione secondaria di giudizio li spinge ad una scelta.
Questa interazione contribuisce a conferire loro grande stabilità: non sono quasi mai impulsivi, ma una volta presa una decisione, è estremamente difficile distrarli, scoraggiarli o fermarli.
Il ruolo che gioca l'esperienza nel processo decisionale massimizza questa stabilità, abituandoli a paragonare costantemente il fatto presente con quanto accaduto in passato e permettendo loro di costruire una sempre maggiore esperienza man mano che la vita procede.
Preferiscono che le cose vengano loro presentate in modo semplice e basato sui fatti, senza troppo spazio lasciato all'intuizione. Questa estrema praticità tende a nascondere alla vista degli altri la reazione vivida che le sensazioni provocano nel loro intimo, che è tuttavia presente e può essere talvolta condivisa con chi è loro più vicino.
In sintesi:
sono sistematici, scrupolosi e attenti
sopportano bene le responsabilità, che i tipi ISTP apprezzano anche
sono gran lavoratori, i più pratici tra i tipi introversi
esternamente si presentano in maniera prosaica, ma il loro intimo ha reazioni più vivide alle sensazioni provate
sono pazienti e attenti ai dettagli
si adattano bene alla routine
sono in grado di assorbire e riutilizzare un immenso numero di fatti
ISTP
I tipi sensoriali introversi assistiti dal pensiero sono logici, propensi all'analisi e risoluti. Spiccano per la loro accuratezza, capacità di concentrazione e costanza nell'operare anche in contesti privi di socializzazione.
Sono in grado di vedere dove c'è bisogno e portare aiuto, anche se la loro logica si ribella nel fare cose che ritengono prive di senso. Non è impossibile, quindi, vederli portare aiuto a qualcuno e nello stesso tempo criticare aspramente la mancanza di lungimiranza che ha portato al problema.
ISFP
I tipi sensoriali introversi assistiti dal sentimento sono leali e valorizzano soprattutto il rispetto per tutti e il benessere comune: l'attenzione ai dettagli data dalla sensazione e il riferimento all'esperienza portato dall'introversione si coniugano in questo caso con un orientamento alle persone frutto del sentimento.
Come anche nel caso del tipo ISTP, questo tipo ha bisogno di sviluppare una funzione di giudizio ben formata, in mancanza della quale tende ad ignorare il mondo esterno, diventando così incomprensibile e poco comunicativo, completamente assorbito dalle reazioni interiori alle sensazioni della realtà.
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sanweli · 2 years
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sanweli · 2 years
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ESTP e ESFP
I tipi sensoriali estroversi hanno il loro punto di forza nel realismo. Si fidano innanzitutto di ciò che i sensi dicono loro e vedono le cose per ciò che sono. Non combattono mai i fatti, anzi li accettano e cercano di utilizzarli al meglio; per questo, se qualche ostacolo si frappone tra loro e gli obiettivi che si sono prefissi, non cercano di abbatterlo, ma piuttosto di trovare un'altra via. Così, abbandonano ogni piano che non si adatta più alle mutate circostanze esterne.
Spesso procedono anzi senza alcun piano, adattandosi a ciò che accade momento per momento. Raramente si preoccupano di ciò che si dovrebbe fare o che va fatto in base a qualche regola astratta, seguono piuttosto i fatti per arrivare a una soluzione pratica del problema.
Di solito, i tipi sensoriali estroversi sono ottimi mediatori tra fazioni contrapposte e riescono a far procedere le cose senza intoppi. Tra le loro qualità, c'è l'accettazione delle persone per ciò che sono, senza troppe illusioni sulle capacità o sui pregi di ciascuno.
Sono naturalmente curiosi, anche se la loro curiosità è eminentemente rivolta alla realtà sensibile e non sono particolarmente attratti dal mistero e da tutto ciò che può minare la loro sicurezza nelle cose tangibili. Così, le nuove idee debbono passare alla prova dei fatti prima di essere accettate e questi tipi si trovano maggiormente a loro agio nel trattare con circostanze conosciute e familiari piuttosto che con il completamente nuovo.
In genere sono bravi nella meccanica e sono certamente maestri nell'arte del vivere; di norma, sono anche ottimi e divertenti compagni. Tra le loro qualità spiccano l'apertura mentale, la tolleranza e l'adattabilità piuttosto che l'impegno metodologico e la risolutezza; per questo, senza un'adeguata funzione di giudizio che supporti la loro sensazione rischiano di essere caratteri pigri, instabili o superficiali.
In sintesi:
si distinguono per il loro realismo
sono pratici e prosaici
sono adattabili, di larghe vedute, a loro agio nelle varie situazioni, tolleranti di sé e degli altri
amano godersi la vita e fare esperienze di ogni genere
sono attenti ai fatti concreti e ai dettagli
imparano meglio dall'esperienza, cosa che può penalizzarli in ambito scolastico
sono di norma tradizionalisti e valorizzatori degli usi e dei costumi
sono abili nel conoscere i fatti, anche in gran numero, ricordarli, utilizzarli e trarne profitto
ESTP
I tipi sensoriali estroversi assistiti dal pensiero hanno - attraverso la loro funzione secondaria - una migliore comprensione dei principi che sottendono la realtà e un carattere che sa essere più risoluto quando la circostanza lo richiede.
Sono affidabili e pratici, mentre non amano le situazioni complesse. Tendono a preferire l'azione alle parole, ma sanno essere anche amichevoli compagni con i quali condividere le cose più piacevoli.
ESFP
I tipi sensoriali estroversi assistiti dal sentimento focalizzano il loro interesse sulle persone, il che li rende particolarmente amichevoli, pieni di tatto e a loro agio nelle situazioni che richiedono contatti umani.
Sono spesso considerati degli amiconi, possono essere dotati di un particolare gusto artistico; di contro, sono forse troppo indulgenti in quelle situazioni in cui sarebbe richiesta maggiore disciplina.
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